Descrizione
Lo spettacolo nasce per mostrare, in tutte le sue stupefacenti potenzialità, questa voce nuova nel panorama musicale.
Nuova perché forse nessuno, fino ad ora, era riuscito come la Somaré a liberare l’arte del fischio dalla routine del virtuosismo compiaciuto, per farlo diventare strumento espressivo e commovente al servizio della grande musica.
Un progetto reso possibile dall’incontro con il chitarrista e compositore svedese Mats Hedberg che ha accettato con entusiasmo la sfida di mettere al centro un suono così profondo e rarefatto.
Lo spettacolo vuole anche mettere a confronto due mondi diversi, due panorami culturali che però sono connessi tra loro: quello dei sentimenti infuocati della musica italiana e sudamericana e quello nordico degli orizzonti innevati e delle ballate nostalgiche.
Mats riesce a far proprie canzoni italiane antiche e popolari, arrangiandole in modo inedito e particolarissimo, mentre Elena, esplorando la gamma più romantica del suo “strumento”, aggiunge una dimensione struggente alle sonorità nordiche di Hedberg.
Non mancheranno i racconti di come l’arte del fischio viene accolta oggi dalle tante culture che ha attraversato. Un’arte considerata, laddove il fischio è proibito, rivoluzionaria o paladina della liberazione femminile, poiché in molti paesi questo suono che viene dal corpo, questo “fiato volgare e maleducato”, è ancora considerato la voce del diavolo.